Giuseppe Antonio De Giorgi (1), Giuseppa Pacella (2), Francesco Bagordo (3), Tiziana Grassi (4), Maria Annunziata Carluccio (5), Anna Giudetti (6), Roberto Carlà (2)

(1) Centro Ipertensione, Clinica San Francesco, Galatina, Italy.
(2) Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, ASL/LE, Lecce, Italy.
(3) Dipartimento di Farmacia-Scienze del Farmaco, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Bari, Italy.
(4). Dipartimento di Medicina Sperimentale, Università del Salento, Lecce, Italy.
(5) Istituto di Fisiologia Clinica, CNR, Lecce, Italy.
(6) Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali, Università del Salento, Lecce, Italy.

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Introduzione: La Dieta Mediterranea (DM) è diffusamente riconosciuta come uno dei modelli nutrizionali più salutari, grazie alla comprovata efficacia nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e di altre patologie croniche. Negli ultimi decenni, tuttavia, si registra un progressivo allontanamento da questo modello alimentare, in particolare tra gli adolescenti. Tale tendenza desta serie preoccupazioni, considerato che le abitudini alimentari acquisite in giovane età tendono a consolidarsi e a influenzare in modo significativo la salute cardiovascolare in età adulta. Scopo dello studio è stato quello di valutare l’aderenza alla DM tra gli adolescenti salentini e analizzare la relazione con le abitudini alimentari dei rispettivi genitori.

Metodi: Lo studio è stato realizzato nell’ambito del programma di sorveglianza AttivaMente Sani promosso dalla ASL di Lecce. Alla ricerca hanno partecipato 396 studenti (12-17 anni; 59,1% maschi, 40,9% femmine) delle scuole secondarie di primo e secondo grado, insieme ai loro genitori. Le abitudini alimentari sono state indagate tramite questionari validati. L’aderenza alla DM è stata misurata con l’indice KIDMED negli adolescenti e con il Mediterranean Diet Score (MDS) nei genitori. È stata, inoltre, esplorata l’eventuale associazione fra l’aderenza alla DM fra i due gruppi.

Risultati: Tra gli adolescenti, solo il 6,6% possiede abitudini alimentari compatibili con il modello mediterraneo, mentre il 52,0% ha mostrato una aderenza moderata alla DM e ben il 41,4% un’aderenza bassa, evidenziando un netto distacco dai modelli tradizionali. Analogamente, circa il 35% dei padri e oltre il 20% delle madri hanno riportato valori di MDS inferiori alla soglia di rischio cardiovascolare. Inoltre, la bassa aderenza alla DM fra i ragazzi è risultata strettamente associata (p < 0,05) a cattive abitudini alimentari fra i genitori.

Conclusioni: Lo studio documenta un preoccupante declino dell’aderenza alla DM tra gli adolescenti del Salento e conferma la rilevante influenza delle abitudini familiari. Questi risultati sottolineano la necessità di interventi educativi e preventivi mirati, capaci di coinvolgere scuola, comunità e intero nucleo familiare, con l’obiettivo di promuovere la salute cardiovascolare sin dalla giovane età