L’ipertensione arteriosa, cioè la cosiddetta “pressione alta”, è una malattia molto diffusa nella popolazione ma molto difficile da individuare. Nella maggior parte dei casi infatti non provoca disturbi evidenti e si manifesta solo raramente con mal di testa, rossore in volto o sul corpo, sensazione di battito alle tempie o sul petto. Poiché nella maggior parte dei casi non ci si rende conto di essere affetti da ipertensione, questa malattia può decorrere nel tempo del tutto indisturbata, provocando gravi danni al sistema cardiovascolare, al cervello e ai reni.
Per ipertensione arteriosa si intendono valori di pressione del sangue – espressi in millimetri di mercurio (mmHg) – superiori ai livelli considerati normali:
- “pressione normale”: <120/80 mmHg
- “pre ipertensione”: 120/80 – 140/90 mmHg
- “ipertensione”: >140/90 mmHg
Ricordate che queste definizioni hanno un valore indicativo e generico: in alcune condizioni cliniche sono infatti preferibili valori particolarmente bassi di pressione arteriosa.
Come si tratta?
Mantenere uno stile di vita salutare e controllare periodicamente la pressione, sono gli unici mezzi utili per prevenire lo sviluppo di questa malattia.
Nel caso in cui ci venga diagnosticata la condizione di ipertensione arteriosa, è necessario seguire terapie farmacologiche e stili di vita adeguati che riportino la pressione nei limiti indicati.